Ecco cosa succede quando compriamo merce da persone che non risiedono nella nostra zona.

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bimba col banchetto delle limonate

Toti Costanzo docente Marketing Strategico Università Popolare degli Studi Siciliana

L'importanza dello scambio del denaro, ho avuto modo di sperimentarlo personalmente quando ero piccolo e vendevo giornaletti per strada insieme ai miei amici.

A quei tempi i nostri desideri nascosti, erano quelli di comprare le gomme da masticare incartate con i dollari, oppure per chi aveva il papà con la passione per il cacio, completare l'album Panini con tutte le figurine dei calciatori.

La tecnologia semplicemente non esisteva.

Noi bambini degli anni 60/70/80 abbiamo vissuto un'infanzia, senza Iphone, senza Nintendo e pensate un po’ senza Play Station.

La nostra piazza era reale non virtuale e il tutto si giocava sul piazzale sotto casa.

Le nostre risorse economiche erano limitate e l'unica cosa "VIRTUALE" erano i vizi tecnologici.

Servivano soldi, se volevi permetterti qualche "capriccio" cioè qualche gomma da masticare in più, o le caramelle frizzanti che ti scoppiettavano in bocca.

Un giorno, preso dalla speranza imprenditoriale, alla tenera età di nove anni circa, ho organizzato un vero e proprio bar abusivo all'aperto.

Mi ricordo ancora il sistema di marketing e il fattore differenziante:

Banchetto, tre frecce indicatrici in cartoncino riportanti Bar Del Sole, Prodotti rigorosamente fatti in casa.

Il bar poteva contare su tre punti di forza:

  1. The Freddo
  2. Latte di mandorla
  3. Limonata

Avevo coinvolto altri investitori nel progetto, erano i miei amici.

Per entrare in società, ognuno di noi doveva apportare capitale fresco, che tradotto significava, ognuno di noi porta qualcosa fatto dalla mamma.

Il sistema di marketing purtroppo non era tra i più efficaci.

I lead poi convertiti in clienti, cioè le persone che compravano le nostre bibite eravamo noi stessi.

Dall'analisi sommaria delle cause, si determinò che le frecce indicatrici con cui avevo tappezzato la zona, che secondo me avrebbero dovuto portare nuovi clienti al bar, erano totalmente inefficaci.

A quei tempi se avevi cento lire in tasca, potevi averli sia di metallo che di carta e ti assicuro che ti sentivi un Re.

100 lire di carta 1977

100 lire di carta 1977

La società era costituita da dieci persone, in pratica tutti gli amici del quartiere.

La cassa veniva tenuta sotto chiave nel cassetto segretissimo del banchetto.

L'attività era fiorente, ogni sera l'incasso si divideva e la mattina seguente, ci si trovava nello stesso bar per ricomprare le stesse bibite, che le mamme avevano preparato il giorno prima.

Gli affari andavano a gonfie vele, anche perché quando i papà venivano a bere qualcosa, immettevano nel circuito denaro fresco, che ci consentiva di riempirci le pance il giorno dopo.

Purtroppo un giorno in maniera improvvisa il gioco fini tragicamente, il tutto successe quando usci il nuovo album di figurine dei calciatori.

Il calcio per alcuni è una fede, ai tempi non c'era internet, non si conoscevano i nomi e i volti dei nuovi eroi.

L'album dei giocatori, nella mente dei ragazzini del tempo rappresentava uno strumento necessario ed indispensabile per la sopravvivenza.

In una sola ora tutto il denaro, comprese le riserve (le 5 e le 10 lire) erano andati perduti in simpatiche bustine colorate con dentro le figurine adesive da attaccare.

Questa catastrofe economica, che nella mia mente di bambino ha rappresentato il mio primo fallimento economico, mi ha fatto riflettere parecchio.

Dovevo scoprire tre cose fondamentali:

  1. Perché la fiorente attività aveva avuto uno stop improvviso
  2. Quali erano le responsabilità esterne
  3. Soprattutto chi nello specifico aveva causato questo danno.

La crisi del latte di mandorla, del the o della limonata c'entrava qualcosa?

La delusione era cocente ed è proprio per questo che mi sono messo ad osservare con i miei occhi da bambino il fenomeno molto da vicino.

I soldi che giravano all'interno del nostro mercato finivano per ridistribuirsi ogni sera, quelli che erano andati al giornalaio per l'acquisto delle figurine, invece avevano preso una strada "quella della Panini" senza ritorno.

Il Riepilogo della prima lezione della mia vita.

  1. Oggi tutti i soldi che affidi alle grandi multinazionali, che siano compagnie telefoniche, fabbriche di automobili oppure di mobili in kit di montaggio, non fanno altro che svuotare le tue tasche, per indirizzare le ricchezze là dove questi progetti si generano, Cina, Silicon Valley o mercati globali diversi dal tuo.
  2. Se i prodotti o i servizi che vendi, vengono venduti con sistemi finanziari, hai ulteriormente impoverito la ricchezza nella tua zona.
  3. Quando la tua zona è rimasta completamente senza soldi, puoi solamente finirti di bere la tua ultima limonata come antiacido.

Ecco in sintesi i tre motivi per i quali acquistare auto dai privati, incrementa il business nelle nostre città.

  1. Quando compri l'auto usata dal tuo concittadino, la liquidità di denaro viene reimmessa nel mercato della tua zona e almeno in questa transazione non prende altre strade.
  2. Inoltre aiuti in maniera diretta i tuoi concittadini in difficoltà ed in maniera indiretta chi eventualmente avanza soldi sempre da quest'ultimo.
  3. Quando invece compri auto km0 o usate provenienti da altri mercati, bonifichi le somme in altre tasche che troppo spesso non hanno nulla a che fare con l'economia della tua zona.

Se vuoi sapere come aiutare le persone che hanno bisogno di vendere la loro auto clicca su cattura clienti auto e compila il form.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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